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La Tematica Territorio, Suolo e Siti Contaminati comprende i dati e le procedure tecnico-amministrative afferenti a 5 principali ambiti :

  1. Siti Contaminati

Con il termine "sito contaminato" ci si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane svolte o in corso, è stata accertata un'alterazione delle caratteristiche naturali dei terreni, delle acque superficiali e sotterranee, che comporta un superamento delle concentrazioni dei parametri stabiliti dalla normativa. In base alle attività svolte e all'inquinamento presente nel sito, verranno utilizzate diverse metodiche per  raggiungere gli obbiettivi di bonifica e ripristinare lo stato dei luoghi.

Al fine di caratterizzare e controllare i siti inquinati, sono previste attività dedicate al controllo e monitoraggio dei suoli e delle acque attraverso le indagini geognostiche e la realizzazione di piezometri.

  1. Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante

Gli stabilimenti a Rischio Incidente Rilevante (RIR), detti anche "Aziende Seveso", sono quelle che utilizzano, per la loro attività, sostanze classificate come pericolose, e che per questo costituiscono un pericolo per le persone e per l'ambiente.

  1. Aree Costiere

La costa, linea di confine tra terra e mare, risulta essere un ambiente molto fragile influenzato sia dai fattori meteo-marini che dalla componente antropica. I sistemi informativi geografici forniscono un ausilio prezioso nel settore della gestione integrata delle zone costiere e quindi utile per raggiungere obbiettivi di sviluppo sostenibile, con riferimento alla vulnerabilità e pericolosità, supportando una metodologia scientifica per affrontare in tempo utile le problematiche dei litorali legate al contenimento del rischio costiero in una logica sinergica di lungo periodo, non riducendo ad un semplice approccio empirico lo studio dei principali temi del territorio costiero

  1. Aree Estrattive

L'attività estrattiva fonda la sua peculiarità sulla disponibilità della risorsa naturale che è assicurata attraverso gli strumenti della "concessione" e dell'"autorizzazione", sulla base della classificazione del R.D. 29 luglio 1927 n. 1443 delle differenti sostanze naturali. In funzione della classificazione delle sostanze minerali in prima categoria e in seconda categoria,  e della loro lavorazione viene definita rispettivamente miniera e cava.

È definita miniera la tipologia di lavorazione applicata alle sostanze minerali di prima categoria e per estensione il luogo fisico, con le opere e i mezzi per la loro coltivazione e trattamento. Per i materiali di prima categoria, il giacimento è di proprietà pubblica e viene dato in concessione.

È definita cava la tipologia di lavorazione delle sostanze minerali di seconda categoria e per estensione il luogo fisico, con le opere e i mezzi per la loro coltivazione e trattamento. Nel caso della seconda categoria, giacimento, impianti, materiali estratti sono di proprietà di chi possiede il fondo, ovvero ne abbia acquistato i diritti o avuto la disponibilità in affitto.

  1. Difesa del suolo

La "difesa del suolo", come definita all'art.54 del D.Lgs. 152/06, è "il complesso delle azioni ed attività riferibili alla tutela e salvaguardia del territorio, dei fiumi, dei canali e collettori, degli specchi lacuali, delle lagune, della fascia costiera, delle acque sotterranee, nonché dei territori a questi connessi, aventi le finalità di ridurre il rischio idraulico, stabilizzare i fenomeni di dissesto geologico, ottimizzare l'uso e la gestione del patrimonio idrico, valorizzare le caratteristiche ambientali e paesaggistiche collegate"